OLIO CBD: IMPARIAMO A CONOSCERLO

OLIO CBD: IMPARIAMO A CONOSCERLO

Negli ultimi tempi si sente molto spesso parlare dell’olio alla canapa CBD, sia per quanto riguarda le proprietà benefiche sia perché al centro di un discusso dibattito politico.
Ma il CBD che cosa è?
Il CBD o cannabidiolo è un principio attivo presente nella Cannabis, non psicoattivo e dalle numerose proprietà terapeutiche.
Ma non finisce qui, perché a differenza della “pubblicità” del momento sul CBD, esistono altri cento tipi di cannabinoidi riconosciuti ma che ancora oggi sono oggetto di studio, tra cui il tanto rinomato THC o chiamato anche con il nome di tetraidrocannabidiolo.
La maggior parte di questi cannabinoidi li troviamo in maggiore concentrazione nelle infiorescenze della pianta di cannabis.
Nell’infiorescenza essiccata è presente il fitocomplesso ossia l’intero spettro di odori, sapori e molecole chiamati terpeni, flavonoidi e altre sostanze, le quali interagendo tra loro, fanno si che l’assuntore ne tragga il massimo del beneficio.
La maggior parte degli olii in commercio contengono cristalli di CBD che disciolti in olio vettore di natura vegetale (ad esempio olio di oliva, olio di vinaccioli o di cocco quelli più utilizzati) rendono la soluzione commestibile e indicata per il trattamento ad uso alimentare o topico.
Per questo l’olio di CBD è un prodotto naturale, semplice e senza altre sostanze presenti.
Ma cosa ci dice la scienza?
Studi clinici mostrano che il CBD possiede numerose proprietà terapeutiche, ma partiamo per ordine.
Secondo uno studio condotto dall’università del New Messico, un consumatore medio di cannabis può sperimentare una riduzione dell’intensità del dolore di circa tre punti su una scala del dolore che va da 0 a 10 in seguito al consumo di cannabis.
E’ un anticonvulsivo, in quanto il CBD riduce la frequenza delle crisi nei pazienti epilettici e funge da neuroprotettore su persone affette da Alzheimer, morbo di Parkinson, Sclerosi Multipla e altre malattie neurodegenerative.
Si è anche notato come il CBD riduce lo stress e l’ansia su pazienti in stati cronici o temporanei.
Per ultimo, da ultime ricerche è stato dimostrato come il CBD favorisce l’effetto degli agenti chemioterapici, oltre ad attenuare alcuni effetti collaterali della chemioterapia stessa.
In generale, il CBD ha dimostrato effetti antiproliferativi e pro-apoptotici su un ampia varietà di cancro. Può anche inibire la migrazione, l’invasione e la neo-vascolarizzazione del tumore, suggerendo che il CBD non solo agisce sulle cellule tumorali, ma può influenzare positivamente il micro ambiente tumorale.
Questi sono solo alcune delle proprietà benefiche del CBD, ma ancora oggi risulta essere oggetto di studio per altre numerose e svariate patologie.

 

Un ruolo centrale è svolto dal “Sistema Endocannabinoide” presente in tutti mammifferi, compreso l’essere umano, questo perchè il nostro sistema nervoso centrale, riconosce i cannabinoidi tramite alcuni recettori chiamati CB1 e CB2 ed entrando in interazione con essi, stimola le azioni del sistema endocannabinoide su ansia, depressione, neurogenesi, ricompensa, cognizione, apprendimento e memoria; per questo motivo gli effetti della cannabis si presentano in maniera diversa a seconda dell’assuntore.

Nell’ultimo periodo si è evidenziato un largo utilizzo terapeutico anche ad uso veterinario, inquanto il CBD apporta i medesimi benefici non solo all’uomo, ma anche ai nostri amici a quattro zampe. Prove suggeriscono come il doloreosteoartrosico cronico e le risposte ansiolitiche indotte dall’ambiente, possono essere ridotti con l’integrazione del CBD.

Ad oggi, esistono numero studi a riguardo e credo personalmente che la strada sia tutta ancora in salita.

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