SAPEVATE CHE I PAESI BASSI NON HANNO MAI LEGALIZZATO LA CANNABIS?
Il titolo dell’articolo vi potrà sembrare alquanto strano e fuori da ogni tipo di logica ma a differenza di quanto possa sembrare a molti, i Paesi Bassi non hanno mai legalizzato la cannabis.
A partire dagli anni ‘70, l’Olanda ha avuto un approccio più permissivo nei confronti delle droghe considerate “leggere”, mantenendo allo stesso tempo una posizione dura riguardo al traffico illegale.
Ma partiamo per ordine.
Nel 1911 si svolse ad Aja (Olanda), la prima conferenza internazionale sull’oppio e successivamente venne introdotta la prima legge sull’oppio nel 1919.
La legge si preoccupava principalmente di controllare il traffico dell’oppio, ma si estendeva anche altre sostanze. Per questo, negli anni 70, con il crescente consumo di cannabis, il governo olandese decise di correggere la propria legislazione, includendo il controllo di tutte le sostanze droganti, ma allo stesso tempo, distinguere le suddette droghe in termini di dipendenza e danni fisici.
Per questo motivo, si diede distinzione tra le droghe considerate “leggere” da quelle “pesanti” e la legge venne modificata soltanto nel 1976.
Nel 1980, il governo olandese cessò il perseguimento dei reati legati alla cannabis e ai suoi derivati, tollerandone perciò l’uso.
Ad oggi però, i coffee shops o i locali dove si può acquistare cannabis, devono pertanto attenersi a rigidi regole come non dover reclamizzare la vendita di cannabis o di qualunque altra sostanza, è vietata la vendita di alcolici ed i consumatori devono aver compiuto i 18 anni di età.
Per quanto le politiche sulle droghe nei Paesi Bassi, siano visti come esempio per molti altri paesi dove ancora la cannabis non è legale, di certo queste leggi non sono del tutto chiare.
Questo perché mentre i consumatori di cannabis si sentano liberi di poter acquistare la sostanza presso i coffee shops, gli stessi coffee shops non forniscono mezzi legali per procurarsi la cannabis che vendono, inquanto la vendita di grossi quantitativi è illegale. Può sembrare un paradosso, ma è così.
Tale paradosso è noto come “backdoor problem” (letteralmente tradotto come “problema della porta sul retro”).
Per questo motivo, i Paesi Bassi, hanno previsto di lanciare ufficialmente quest’anno, un programma pilota per regolamentare definitivamente la vendita di cannabis ad uso ricreativo.
Si prevede, nella fase iniziale del piano, che i coffee shop di Breda e Tilburg otterranno la cannabis da due coltivatori riconosciuti dallo stato olandese. Questo programma che durerà circa 4 anni, è stato chiamato “Wietexperiment”, e coinvolgerà altre dieci città olandesi oltre ad Amsterdam-Oost.
I Paesi Bassi diventeranno così il secondo paese europeo a lanciare un programma pilota sulla vendita legale di cannabis. Il primo modello in Europa, è stato lanciato dalla Svizzera nell’anno 2022 ed è attualmente attivo in diverse città.
Dal punto di vista europeo, il modello potrebbe diventare un esempio per altri paesi dell’unione europea che mirano alla legalizzazione della cannabis.